Comunità Educativa

FINALITÀ E OBIETTIVI

UTENZA DESTINATARIA E MODALITÀ D’INSERIMENTO

PERSONALE EDUCATIVO

RETE TERRITORIALE

FINALITÀ E OBIETTIVI

La comunità si pone l’obiettivo di accompagnare i ragazzi attraverso un percorso di crescita graduale per giungere progressivamente, attraverso l’assunzione di nuove responsabilità, a scelte più autonome e consapevoli. Tale accompagnamento verso la consapevolezza, la responsabilizzazione e l’autonomia ruota, in particolare, attorno a cinque aree della vita dell’individuo:

1.Cura della propria persona • Avere la possibilità di sperimentarsi e confrontarsi con gli altri ospiti, con le figure di riferimento e con la realtà sociale sulla cura della propria persona sia sotto l’aspetto fisico che della dimensione psicologica; • Rispettare le normali regole (igieniche, alimentari, comportamentali ecc.) per una buona qualità di vita. 2.Strutturazione del tempo • Capacità di organizzazione delle attività della giornata e della settimana nel rispetto delle priorità dei seguenti ambiti: lavoro/studio, cura della casa, attività di gruppo, tempo personale. 3.Studio • Portare a termine il corso di studi intrapreso con il conseguimento del relativo diploma, titolo o attestato; • attivare risorse quali borse di studio, borse lavoro e tirocini per agevolare, mediante la creazione di una rete territoriale con cooperative di inserimento lavorativo, imprese industriali ed artigianali, agenzie di lavoro interinale, il futuro ingresso nel mondo del lavoro. 4.Lavoro • Sondare il mondo del lavoro allo scopo di ricercare un impiego; • Capacità di tenere fede agli accordi contrattuali; • Capacità di conservare la propria posizione lavorativa nel lungo periodo. 5.Relazioni • Sperimentazione e creazione di una rete di rapporti significativi negli ambiti amicale/sociale, familiare, affettivo; • Rielaborazione del proprio vissuto personale e relazionale attraverso l’espletamento di attività socialmente utili proposte singolarmente o al gruppo degli ospiti. Il raggiungimento dei suddetti obiettivi viene perseguito attraverso la sperimentazione nel quotidiano dei diversi aspetti e nella riflessione ed il confronto personale con gli Educatori referenti. Per ciascun ragazzo viene infatti stilato un Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) nel quale vengono stabiliti obiettivi e strumenti educativi personalizzati.

UTENZA DESTINATARIA E MODALITÀ D’INSERIMENTO

La comunità può accogliere minori (14-17) e giovani-adulti (18-21), di sesso maschile, italiani o stranieri, con disagio socio-familiare e/o personale, segnalati dai Servizi Sociali Territoriali o della Giustizia Minorile e sottoposti a provvedimento della competente Autorità Giudiziaria. Condizione indispensabile è quindi l’emanazione di un provvedimento emesso dal Tribunale per i Minorenni in sede civile, amministrativa o penale (ex artt. 22, 28 E 36 D.P.R. 448/88, artt. 47 e 47 ter O.P.). Per l’inserimento di un ragazzo in struttura è necessaria una richiesta motivata da parte del Servizio inviante. Le fasi previste per ogni inserimento sono: • Richiesta del Servizio inviante di inserimento in comunità; • Incontro del Responsabile con l’Assistente Sociale incaricata del caso e con altri eventuali operatori referenti della realtà di provenienza del ragazzo; • Colloquio filtro e di relazione con l’interessato; • Secondo colloquio con l’interessato; • Inserimento. I ragazzi inseriti in comunità vi permangono per il tempo previsto dal provvedimento del T.M. e, comunque, per quello necessario al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel proprio progetto educativo. Allo scopo di perseguire gli obiettivi del progetto educativo individualizzato e per verificarne il progressivo raggiungimento sono programmati periodicamente incontri con l’Assistente Sociale del caso; ulteriori incontri vengono predisposti con il T.M., il datore di lavoro del ragazzo, i docenti di riferimento, i famigliari (là dove ciò sia ritenuto opportuno e possibile) e con tutti i referenti più significativi delle realtà sperimentate dall’interessato. La comunità potrà dimissionare gli ospiti qualora la loro permanenza si dimostrasse infruttuosa relativamente al progetto individuale o non compatibile con gli obiettivi del resto del gruppo e con il rispetto delle regole e della convivenza.

PERSONALE EDUCATIVO

L’organico della comunità, composto da personale qualificato come da normativa vigente è costituito da: • Un Responsabile cui compete il coordinamento e la gestione della comunità, il rapporto iniziale con i Servizi Sociali, il T.M., le altre realtà istituzionali coinvolte nel progetto e la famiglia; • Cinque Educatori che si fanno carico degli aspetti pedagogici e della attuazione del progetto educativo individualizzato di ogni ragazzo; in particolare è prevista la figura del c.d. “Educatore di riferimento” il quale, in forza di un ‘rapporto privilegiato’ instaurato con un determinato ragazzo, è incaricato di seguirne con particolare attenzione il relativo progetto educativo. A tal fine l’Educatore di riferimento potrà affiancare o sostituire il Responsabile nei rapporti con i referenti esterni e la famiglia del ragazzo; • Un Religioso in qualità di referente spirituale per ragazzi e operatori e di garante dell’attuazione del metodo educativo salesiano (c.d. “Sistema preventivo” di Don Bosco) • Uno psicologo quale Supervisore del gruppo di lavoro, responsabile e coordinatore della formazione permanente degli Operatori; • Volontari che coadiuvano gli Educatori nell’espletamento, con e a favore dei ragazzi presi in carico, di attività educative, formative, sportive e ludico- ricreative.

Il suddetto gruppo di lavoro svolge periodiche riunioni, a cadenza settimanale, di programmazione, coordinamento, verifica e valutazione del lavoro educativo. Sono previsti incontri di comunità a cadenza bisettimanale in cui i ragazzi, insieme agli operatori ed al referente salesiano, verificano l’andamento del gruppo e svolgono attività educativeformative.

RETE TERRITORIALE

Per il raggiungimento degli obiettivi educativi stabiliti in ciascun P.E.I. la Comunità si avvale, oltre che delle proprie risorse interne, sia umane che strutturali, delle seguenti agenzie territoriali con le quali si è consolidato un modus operandi sinergico. • Formazione: Istituzioni scolastiche del territorio quali C.T.P.- E.D.A., Enaip Varese e Busto Arsizio, I.S.I.S.S. Varese, C.F.P. Varese, S.M.S. “De Amicis” di Castronno, ecc.; • Inserimento nel mondo del lavoro: espletamento di tirocini e borse lavoro presso imprese artigiane del territorio; • Attività sportiva: società sportive territoriali di nuoto, calcio, basket, rugby, arti marziali, palestra, ecc.; • Attività socialmente utili: Associazioni di volontariato o promozione sociale quali Associazione Amici degli Emarginati, Associazione “In missione - Amici del Sidamo”, Associazione Orizzonte, A.N.F.A.S.S., E.N.P.A., Istituto Geriatrico “F.lli Molina”, Uisp, Legambiente, ecc.; • Attività educative: formazione alla tutela della salute, informazione, prevenzione e controllo in merito all’assunzione di sostanze stupefacenti in collaborazione con il Consultorio A.S.L. di Gazzada e il Ser.T. di Varese.